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Cenni Biografici

Saro Grasso nasce ad Acireale il 28 luglio 1945.
Mentre frequenta le scuole pubbliche, il padre Luciano, uno dei mastri d'arte nella lavorazione scultorea del basalto lavico etneo, accortosi della sua manualità , dopo una qualche titubanza iniziale, lo manda a bottega presso un abile artigiano: quel Salvatore Finocchiaro che nei ricordi di tutti era "u mastru" degli altari.
E' qui che, nel restauro degli altari settecenteschi e nella realizzazione degli ultimi altari monumentali, Saro Grasso comincia a sentire il timbro dei colori, degli accoppiamenti cromatici, delle loro cause giustificative ed apprende a divenire partecipe del processo manipolativo della materia che, con accortezza ed impegno, supporta frequentando i corsi di "Disegno, Pittura e Plastica" che in quegli anni i maestri Francesco Patanè e Rosario Scalia tenevano ad Acireale.
Sono di quegli anni le sue prime frequentazioni con Antonino Longo (1962) e Turi Sottile (1965).
Ma, il suo desiderio di confrontarsi continuamente con se stesso e la gente lo spingono a ritornare in seno all'azienda di famiglia ed a cimentarsi in uno degli amori cromosomici della Famiglia Grasso: la costruzione dei carri allegorico grotteschi del carnevale acese e, quindi, la manipolazione della carta pesta.
Attingendo alle pressanti sollecitazioni della sua mente e della sua fantasia, apporta, nella costruzione degli apparati scultorei dei carri, innovazioni per allora sconvolgenti.
Le luci, la musica, i movimenti disarticolati, la ricerca plastica del colore, i volumi e le masse di figure che inventò, sono, oggi, diventate le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono i carri acesi.
Gli stimoli ricevuti da queste realizzazioni e dalle perduranti frequentazioni con il Longo ed il Sottile, lo spingono verso la ricerca di ulteriori forme espressive, il desiderio di confrontarsi per poter discutere d'arte; così nel 1970 fonda, assieme ad altri giovani artisti acesi, il Circolo Artistico.
Nel 1973 incontra un giovane architetto, Walter Maugeri, col quale realizza un negozio di calzature ad Acireale, una sorta di grotta di Alì Babà, ed il plastico di un albergo cupuliforme che ebbe, poi, una menzione d'onore al Tecnotel di Genova.
Sono gli anni, quelli, della Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea di Acireale e Saro Grasso scopre con l'apporto di Turi Sottile, direttore artistico della Rassegna, che, al di fuori della sua provinciale realtà cittadina, esisteva tutto un ribollire immaginifico di talenti.
E' di questo periodo il suo peregrinare nella mitleuropa, il suo ricercare il confronto con realtà culturalmente più progredite: meno retrive e provinciali della realtà acese nella quale si era iniziato a formare.
Tornato ad Acireale, dopo un breve soggiorno presso l'atelier di Turi Sottile, collabora nel 1986 alla realizzazione dell'opera di Diohandi, presentata alla Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea.
Nel 1989, su sollecitazioni dell'Amministrazione Comunale di Acicatena, realizza nello spiazzo antistante il Palazzo di Città un ciclo di mosaici, oggi sparpagliati nella Villa Comunale, ove, attraverso le immagini di 15 rappresentazioni musive, illustra il "Mito ellenistico dell'amore per la vita e della forza distruttiva della vendetta", esternandovi tutta la sua sicilitudine.
Nello stesso anno, sempre ad Acicatena, partecipa alla Rassegna "Memoria Storica dei Feudi di Jaci" affrescando un murales sull'alluvione che nel 1929 annientò buona parte dei catenoti, rappresentandovi la tragicità dell'olocausto urbano.
Michelangelo Antonioni lo chiama nel 1992 come consulente artistico della sua troupe che stava realizzando il video "Export di Sicilia".
Lo stesso anno l'emittente televisiva TeleMontecarlo lo seleziona quale scultore per un programma dedicato agli artisti siciliani.
Dal 1993 al 1995, nella sua qualità di Direttore Artistico di un'emittente privata acese, promuove la realizzazione di programmi televisivi sull'Arte, accendendo nel sonnacchioso ambiente artistico acese un proficuo confronto culturale. Confronto che ha sempre tenuto desto con le sue mostre, le sue assidue frequentazioni romane, il suo costante confrontarsi con i maestri dell'enturage di Turi Sottile.
Sono del 1997 i tre grandi portali scolpiti su incarico dell'Amministrazione Comunale di Catania in piazza I Viceré, progettista l'arch. Ivan Castrogiovanni.
Nel 1999, prendendo lo spunto da due commesse dell'Amministrazione Comunale di Acicatena, porta a termine un vasto programma di riqualificazione ambientale, sia reinventando, tramite 24 opere, il tema delle fontanelle di quartiere quali oggetti scultorei di decoro urbano sia reinterpretando il tema dell'aiuola fiorita quale anello matrimoniale del quartiere e della tradizione coloristica dei "carretti".
Sue opere sono state selezionate per rappresentare l'arte siciliana contemporanea alle due ultime edizioni della Biennale d'Arte di Monterosso Calabro.
Nel marzo del 2002 partecipa alla collettiva "Collezione 2 - artisti ad Acireale"
Su commessa dei Frati Cappuccini di Acireale realizza nel 2005 il saccello di frà Gabriele M. Allegra reinterpretando nel basalto dell'Etna la navetta che trasmigra le spoglie mortali del Beato verso l'aldilà.
Sempre nel 2005 viene invitato dall'Amministrazione Comunale di San Demetrio Corone a rappresentare la pittura siciliana alla III Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea "Magna Grecia".
Partecipa con sue opere a Raddusa nel 2005 alla 11^ Festa del Grano.
Nel 2006 a Lamezia Terme rappresenta la Sicilia al 1° Concorso Nazionale Biennale d'Arte Moderna.
Lo stesso anno viene selezionato per partecipare, unitamente ad altri artisti siciliani, alla rassegna "Percorsi Etici confronto generazionale tra figurativo informale astratto" tenutasi a Le Ciminiere di Catania e alla 17^ edizione del Premio Beniamino Joppolo di Montagnareale.
Sempre nel 2006 realizza per la parrocchia di San Martino di Randazzo 3 bassorilievi ove raffigura la Fede che vince sulle distruzioni perpetrate dall'uomo.
Nel 2007 la sua attività artistica si apre con l'invito dell'Amministrazione Comunale di Curinga a rappresentare la Sicilia alla 1^ Rassegna Internazionale di Pittura e Scultura "Sguardi sul Mediterraneo" e si chiude con la personale "Le Scenografie del Pensiero  1997-2007" tenutasi a Le Ciminiere di Catania.
Vive ed opera ad Acicatena nel suo studio di v. Giacomo Matteotti n° 36.
Tel. 347.609.94.97.


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